Romite Ambrosiane
Monastero di Bernaga, La Valletta Brianza
Dall’omelia “Clausura e Tabernacolo”, anno 2004:
Vorrei celebrare questa Eucaristia con due riferimenti. Uno riguarda il luogo in cui siamo, la clausura, l’altro il Tabernacolo, lasciandoci insieme illuminare certamente dalla Parola di Dio che abbiamo ascoltato, ma anche dalla parola di Madre Candida, sapendo che in lei – e quindi nella spiritualità da lei trasmessa (come una madre trasmette la vita, qui si trasmette la vita spirituale) – questi due riferimenti sono profondamente uniti: non l’una, la clausura, senza l’altro, il Tabernacolo, o, più precisamente, il Signore Gesù.
In Madre Candida la Parola di Dio è certo penetrata. Non avrebbe scelto quello che ha scelto, a cominciare dal dono, dalla consacrazione della sua vita. Essa è penetrata in misura così profonda, in modo così originale da riuscire a motivare, con intima e persuasiva convinzione, il senso austero della vita monastica nel suo rigore ma, insieme, nella sua calda umanità. Sembra un paradosso, sembra una contraddizione, eppure è proprio così. Tutto ciò che diventa più austero nella risposta al Signore, diventa insieme più liberante e capace di regalare un calore di umanità più vero, più autentico, più da scoprire ancora.
E così è riuscita ad imprimere un’impronta inconfondibile, uno stile antico, antichissimo e, insieme, nuovo della stessa vita monastica…
“Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla”. Lo diciamo, lo cantiamo e non cambia nulla nella vita. Invece questa Parola in lei è penetrata fino a quel “Dio mi basta”, proprio perché è vero: non manco di nulla.
Scritto, questo “Dio mi basta”, quindi non solo recitato, cantato, ripetuto, ma scritto, meglio, inciso come con una spada a due tagli nel cuore.
Questo “Dio mi basta” chiama, secondo la lettura dell’Apocalisse, ad appartenere con tutto il proprio essere, con tutto il proprio cuore a Cristo Gesù, perché Egli davvero è tutta la nostra vita. Egli, Gesù, è l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine.
Qui, questa Parola è diventata Parola di vita decisiva: tutto e solo per Lui, sempre, perché è proprio vero che è così, l’Alfa e l’Omega, il tutto, principio e fine.
Alcune omelie tenute da don Luigi Stucchi al Monastero della Bernaga, tra il 1984 e il 2017