Sulle orme di San Benedetto
LA VITA QUOTIDIANA
Se fossimo a Scuola per un tema d’esami, le pagine che seguono meriterebbero senz’altro la qualifica negativa del “fuori tema”: poco infatti si parla direttamente della vita quotidiana, come invece si trova enunciato chiaramente nel titolo. Ma dalla qualifica negativa possiamo uscire se precisiamo subito alcune cose importanti per l’itinerario che abbiamo insieme seguito in dieci giorni di vacanza estiva.
1) “La vita quotidiana” è il titolo tematico di tutto quanto abbiamo fatto, detto, vissuto, incontrato, letto, nel solco della Spiritualità benedettina, di cui abbiamo visitato diverse e splendide abbazie, anche se ci siamo fermati a celebrare l’eucarestia solo in una di esse: Montecassino. Tutti i riferimenti, i suggerimenti, visti e raccolti durante le visite non vanno cercati in queste pagine, ma nel cuore di ogni partecipante che conserva senz’altro un meraviglioso ricordo di tali visite.
Durante la proiezione delle diapositive delle vacanze tornava infatti immediato e spontaneo il silenzio in aula, ogni volta che sullo schermo appariva una immagine del mondo benedettino.
2) Sempre lo stesso titolo stava in fronte al piccolo librettino che ognuno era sollecitato a leggere personalmente o in gruppo, trovando man mano da queste letture alcune indicazioni che venivano offerte in diversi momenti della giornata anche fuori dalla celebrazione liturgica. Ognuno ha dentro di sé questi frammenti di vita quotidiana modellati sulla regola di vita benedettina, ripresa anche dal messaggio dei vescovi italiani in occasione del quindicesimo centenario della nascita di S. Benedetto, messaggio il cui testo era pure nelle mani di ognuno che partecipò alle vacanze di Grottaferrata 1982.
3) Molti pensieri sulla vita quotidiana, nel senso di riproporre atteggiamenti umani e cristiani di fondo per rendere limpido il comportamento e generoso il cammino di ciascuno venivano seminati ogni giorno nelle occasioni più diverse, che non coincidevano con la celebrazione liturgica.
4) Dovremmo aggiungere a questo grappolo di osservazioni anche tutte le testimonianze di vite di Santi incontrate lungo l’itinerario e che non hanno mancato di far riflettere e di interpellare le coscienze singole ben più a fondo di quanto non fosse dato di percepire a livello comunitario, nè consentito di registrare al magnetofono e trascrivere qui.
Una considerazione conclusiva si impone per dare il giusto senso a queste pagine “fuori tema”: sono solo una tessera piccola piccola, del grande mosaico che in dieci giorni lo Spirito del Signore ha voluto costruire disegnandolo nei cuori di coloro che hanno saputo e voluto capire, accogliere, vivere. Una proposta di vita che nei momenti culminanti delle omelie ha fissato punti precisi, ben sapendo che il Signore si è riservato spazi e modi di azione assai più vasti e impegnativi e che non potevano allora nè possono oggi essere fatti conoscere.
Restano però un ringraziamento e un augurio.
Il ringraziamento a chi con pazienza ha registrato, trascritto e ciclostilato queste pagine offrendo una traccia del cammino delle vacanze a tanti altri amici che non hanno potuto parteciparvi e l’augurio perché chi incontra questa proposta si renda disponibile ad un disegno più ampio del Signore: se ti viene consegnata una tessera di fuoco perché incisa con la parola del Signore – così avviene nel l’omelia – non puoi girare pagina o chiuderle tutte senza decidere qual cosa nella tua vita. Quotidianamente.
Grazie e buon viaggio
Don Luigi Stucchi
Festa dell’Immacolata 1982
Le riflessioni di questo cammino estivo, che si è sviluppato tra Lecco, Grottaferrata, Anzio, Roma e il monastero della Bernaga (Lc), sono state sviluppate dall’allora Don Luigi Stucchi tra il 5 e il 14 agosto del 1982, e si sono concluse il 4 settembre dello stesso anno presso il Monastero della Bernaga delle Romite Ambrosiane. Le trovate tutte riprodotte nell’allegato raggiungibile al collegamento sottostante:
(Nella foto in alto: Abbazia di Viboldone, particolare della volta – foto: www.perbo.it)