Educare alla vita buona del Vangelo
Educare alla vita buona del Vangelo è il titolo degli Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020: essi offrono alcune linee di fondo per una crescita concorde delle Chiese in Italia nell’arte delicata dell’educazione.
Mons. Stucchi ha presentato questo documento al Piccolo Gruppo di Cristo il 12 marzo 2011, con una relazione di cui presentiamo il testo scritto e la videoregistrazione:
Il filmato della relazione:
E dopo la presentazione degli Orientamenti pastorali dell’Episcopato, Mons. Luigi Stucchi risponde alle domande dei presenti
Per favorire la comprensione del tema affrontato, ricordiamo le priorità scelte dai Vescovi italiani nello scrivere questo documento, “al fine di dare impulso e forza al compito educativo delle nostre comunità”:
- La cura della formazione permanente degli adulti e delle famiglie. Questa scelta qualificante, già presente negli orientamenti pastorali dei decenni passati, merita ulteriore sviluppo, accoglienza e diffusione nelle parrocchie enelle altre realtà ecclesiali. Un’attenzione particolare andrà riservata alla prima fase dell’età adulta, quando si assumono nuove responsabilità nel campo del lavoro, della famiglia e della società.
- Il rilancio della vocazione educativa degli istituti di vita consacrata,delle associazioni e dei movimenti ecclesiali.Si tratta di riproporre la tradizione educativa di realtà che hanno dato molto alla formazione di sacerdoti, religiosi e laici. Bisogna perciò che le parrocchie e gli altri soggetti ecclesiali sviluppino una pastorale integrata e missionaria, in particolare negli ambiti di frontiera dell’educazione.
- La promozione di un ampio dibattito e di un proficuo confronto sulla questione educativa anche nella società civile, al fine di favorire convergenze e un rinnovato impegno da parte di tutte le istituzioni e i soggetti interessati».
Mettiamo anche a disposizione il documento completo e una sintesi scritta da don Andrea Toniolo della Facoltà Teologica Triveneto (*)
Concludiamo questa pagina con la preghiera di affidamento a Maria, riportata al n. 56 del documento dei Vescovi
Affidàti alla guida materna di Maria
Maria, Vergine del silenzio,
non permettere che davanti alle sfide di questo tempo
la nostra esistenza sia soffocata
dalla rassegnazione o dall’impotenza.
Aiutaci a custodire l’attitudine all’ascolto,
grembo nel quale la parola diventa feconda
e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio.
Maria, Donna premurosa,
destaci dall’indifferenza che ci rende stranieri a noi stessi.
Donaci la passione che ci educa a cogliere il mistero dell’altro
e ci pone a servizio della sua crescita.
Liberaci dall’attivismo sterile,
perché il nostro agire scaturisca da Cristo, unico Maestro.
Maria, Madre dolorosa,
che dopo aver conosciuto
l’infinita umiltà di Dio nel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziante
di stringerne tra le braccia il corpo martoriato,
insegnaci a non disertare i luoghi del dolore;
rendici capaci di attendere con speranza
quell’aurora pasquale che asciuga le lacrime
di chi è nella prova.
Maria, Amante della vita,
preserva le nuove generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno.
Rendile per tutti noi sentinelle
di quella vita che inizia il giorno in cui ci si apre,
ci si fida e ci si dona.