Il seminatore uscì a seminare

Il seminatore diffonde un seme buono che è la stessa parola di Dio. Il seminatore buono e vero largheggia col gesto della sua mano, non gioca al “risparmio” perché non trattiene il seme nelle sue mani, mette in conto l’impossibile perché quello che fa non è opera sua, ma opera di Dio, non fa differenza di persone, considerandole per grazia capaci di accogliere il seme e farlo fruttificare, non è mai rassegnato, ma è ricco di speranza, perché genera futuro. Don Fabio è ancora, e di più in mezzo a noi, con noi, come membro vivo dell’unico santo Corpo del Signore. La nostra certezza è realtà viva a cui anche noi apparterremo, anzi a cui già apparteniamo in eterno

Battesimo di Gesù

A cosa serve Gesù? Serve per conoscere come è Dio davvero, chi è davvero il Figlio eterno incarnato dal grembo di Maria, presentato da una voce sorprendente e inattesa, una voce che attesta la praticabilità, la possibilità di esperienze autentiche e limpide di amore, disinteressate e cariche di umanità. Serve per decifrare l’umano in tutte le sue dimensioni e arricchire anche le prove e le difficoltà di vera speranza. Anche tu sei persona destinata a vivere per sempre come figlia di Dio, nella luce e nell’amore. Anche tu, nel tuo cuore, dalla grazia del tuo Battesimo, da questo inizio di vita divina in te, custodisci e diffondi un destino eterno di luce.

“Incredibile” eppure verissimo

Esiste il rischio che alcune verità fondamentali, pur non essendo messe esplicitamente e direttamente in questione, vengano però considerate solo come riferimenti ormai lontani e sbiaditi dal tempo, belli nel ricordo, ma senza che incidano nella visione della vita e dei suoi significati.
In questo giorno, domenica della divina maternità di Maria o della incarnazione di Gesù, sempre più intimamente vicini alla festa del santo Natale, ci troviamo invece e per grazia nella condizione di essere richiamati a considerare e contemplare il mistero di una maternità unica in tutta la storia della intera umanità: la maternità per opera dello Spirito Santo senza concorso d’uomo, caso unico in assoluto.

Immacolata, icona per tutte le genti

Maria, venerata nel Santuario, portata nelle vostre case e nelle vostre famiglie, per essere vicinissima per ciascuno e tutti insieme. Perché tutti si riconoscano fratelli e sorelle perché in Cristo tutti siano davvero figli dell’unico Dio Padre di tutti. Forse tutto questo non è facile, anche se bellissimo e diventa possibile, praticabile, perché l’angelo sussurra al cuore di ciascuno in profondità come a Maria “Il Signore è con te”. Con te Signore faremo cose grandi!

In esilio, nel tempo, nel Signore

Tre riferimenti ci vengono offerti oggi per comprendere il nostro vissuto: essere IN ESILIO, in un paese straniero, tra sconosciuti destinati a restare estranei gli uni agli altri, NEL TEMPO, dove ciò che conta ha lo stesso identico significato, cioè amare il Signore e il prossimo tuo come te stesso, e NEL SIGNORE che è venuto, viene e verrà e vi battezzerà in Spirito Santo.

Giorni di morte e giorni di vita

Come uscire e ritrovare certezze, come afferrare la vita senza impoverirla, ma per donarla, come comporre un equilibrio più impegnativo perché più bello e soprattutto decisamente vero: con quale regia e a quali condizioni. Ecco le domande che incalzano e inquietano.
Così si riconciliano giorni diversi e opposti, si scopre che proprio in Cristo e non nel numero o nelle fortune dei giorni terreni si da compimento alla vita. Si vive la bellezza di relazioni profonde. A Cristo Risorto affidiamo i nostri cari per sempre. Il Signore ce li custodisce fino al giorno in cui anche noi staremo sempre con Lui.

Pena di morte? Perchè e cosa decidere?

In un ordinamento giuridico per la vita di un popolo, se si approva che qualcuno possa disporre della vita di altri, si crea una ingiustizia gravissima, che scardina radicalmente il senso e il cammino del popolo stesso, violando così anche la elementare regola di vita democratica, per cui i cittadini hanno pari dignità: sospendiamo e aboliamo la pena di morte per dare speranza al reo, diamo maggiore, anzi totale garanzia di vita a chi non ha colpa alcuna, è assolutamente innocente, è fragilissimo, ma ha la forza della vita come tale, sempre e ha diritto di essere salvato.

Andrà tutto bene ?!

Questo non è uno slogan una ipotesi un tentativo…. ma la storia che diventa umana perché abitata dal Signore e condivisa con fratelli e sorelle: il Natale vero, non quello esteriore, è evento che ci salva, ci risana in profondità, ci fa pregustare la salvezza che è di più della salute, pur essendo questa doverosamente da curare e sostenere sempre, come spazio di prova autentica di umanità.

Ordinazione diaconale di Alberto Tritini

La forma della diaconia, del servizio svela la logica del regno di Dio, è certezza di Vangelo vissuto, svela anche la verità e la bellezza dell’esperienza umana autentica, perché non porta a far pensare ognuno per se stesso, ma ad essere ciascuno dono per gli altri: così è possibile costruire il futuro, compiere il disegno nascosto e ora svelato, attestare pubblicamente, grazie anche alla ordinazione diaconale, nella chiesa e nel mondo una scelta forte, profetica e convincente.