Gianni e 14 lunghi anni di silenzio

Una vita non per godere, ma per donare, mettersi in gioco, dare e condividere. Significati positivi che penetrano e si diffondono nella società per rinnovarla da dentro con la forza propositiva della testimonianza, come conversione culturale e sociale, fermento di futuro.
Grazie a Gianni che sempre, col suo silenzio inerte, ha tenuto insieme tutti e forse proprio questo è il capolavoro dell’amore che apparentemente non comunica.
Grazie ad Anna, grazie a tutta la grande famiglia, grazie al Signore che nutre la speranza e l’amore dei suoi figli anche nei momenti più aridi e inspiegabili.

Vedova, e poi? Una grazia inattesa

C’è chi si affida a nuovi legami, che appaiono promettenti, ma non sanano la ferita.
C’è chi tira avanti con fatica e con dignità, custodendo nel silenzio ogni problema e sofferenza.
C’è chi rischia depressioni e confusioni e per non restare in solitudine cerca forme di comunicazione e di confronto nuove.
Ed ecco però anche una scoperta diversa, un’intuizione non immaginata, eppure ti dilata il cuore, ti offre nuovi orizzonti, ti apre a nuove relazioni nella comunità cristiana e/o nel sociale, non trascurando figli e nipoti, di generazione in generazione.

Dalla parte di Willy o come Willy?

Dalla parte di Willy per dire dalla parte di chi è stato barbaramente colpito, è doveroso esserlo, perché dalla parte dell’innocenza, ma essere come Willy comporta ed esige un passo in più, molto in più, perché essere come lui significa essere limpido, con lo spirito delle beatitudini, della non violenza, quasi come chi vive con una vita già donata con freschezza, semplicità, umiltà, cioè con sentimenti, atteggiamenti e criteri di vita che non sono oggi nel clima dominante culturalmente particolarmente apprezzati e sostenuti.

Solo male minore?

Che futuro può avere una società, un Paese, se al loro interno si spezzano i legami più semplici, profondi e vitali? Se incapaci di solidarietà per la vita, soprattutto se piccola e fragile, siamo già sconfitti.
Chiedetelo a un bambino, chiedetelo a una mamma lasciata nel suo dramma e a una mamma che ha trovato il coraggio di reagire e di fare spazio fino in fondo, fino a vedere il volto del suo bimbo o della sua bimba. Chiedetelo, per favore. Sarete sorpresi dalla verità della nostra autentica umanità.

Rondini

Quando ero piccolo rimanevo incantato e attratto dal volo delle rondini. Avevano il nido sotto il portico tra la strada e il cortile, ma sbucavano improvvise da sotto la finestra di casa posta sopra il portico stesso… Erano loro che guidavano il mio sguardo, era loro il nido su cui si posava come un incanto sempre nuovo, fedeli, loro, le rondini, al senso della vita quando la rondine, tornando, apriva il becco per deporre il nutrimento raccolto per i suoi piccoli… Dove sta e donde viene la luce che ti salva, che ti interpreta nelle tue sofferenze, prove e confusioni? A chi sei disposto ad affidare la tua vita e il suo significato? Quanto e perché conta la fede nelle tue scelte di vita? Quanto invece no?