Attirerò tutti a me
“Attirerò tutti a me” è la terza lettera pastorale che l’Arcivescovo Carlo Maria Martini invia nel 1982 alla Diocesi ambrosiana, dopo “La dimensione contemplativa della vita” (1981) e “In principio la Parola” (1981 – 82), all’interno di una lunga serie di lettere pastorali che si snoda tra il 1980 e il 2001.
A questa lettera don Luigi Stucchi dedica un intero anno di approfondimento, con nove incontri a cadenza mensile, tra l’ottobre 1982 e il luglio dell’anno successivo.
Le meditazioni di don Luigi si svolsero al Collegio Volta di Lecco, vennero registrate e trascritte integralmente. Ve le proponiamo di seguito, suddivide in due documenti:
- il primo che raggruppa le prime otto serate,
- il secondo dedicato all’incontro finale di preghiera, che ebbe luogo il 10 luglio 1983.
Per comprendere lo spirito che animava questi incontri, riprendiamo alcune parole di don Luigi nella parte introduttiva della prima serata:
“… da oggi vogliamo disporci a fare un’esperienza più intensa di che cosa sia l’Eucaristia nella nostra vita; allora vi lasciamo più spazio, più tempo, più disponibilità, più attenzione. Non siamo qui per qualche lezione o istruzione, ma per un incontro con l’Eucaristia: esperienza di quello che significa, che conta nella vita. Dovremmo fare in modo che a parlare a noi sia l’Eucaristia, di incontro in incontro. Dovrà parlare senza sentimentalismi, nè favori particolari: sappiamo che magari si possono attraversare difficoltà, tensioni, appesantimenti, ma il cammino è di questo tipo.
Il prezzo sarà alto. Il linguaggio sarà quello della fede e della fedeltà: ciò che dicono dell’Eucaristia la Bibbia, il Magistero e in particolare la Lettera dell’Arcivescovo….
Quello dell’anno scorso è stato un cammino in cui abbiamo scelto il silenzio per l’ascolto; quello di quest’anno continua nel solco del silenzio, che però matura nell’adorazione e diventa presenza fedele all’Eucaristia che mira alla comunione con, all’inserimento in…
Se la Parola di Dio metteva già lei in discussione la nostra vita, ancora di più la nostra vita sarà messa in discussione dall’Eucaristia, perchè l’Eucaristia è la Parola fatta carne, la Parola al culmine della sua rivelazione, la Parola che ha detto tutto e fatto tutto: l’Eucaristia è come una parola insuperabile: di più il Signore non poteva nè dire, nè dare.
Non c’è nulla da aggiungere, se non nella tua vita. Se non c’è questa disposizione personale a lasciar mettere in discussione la vita, non è possibile neppure iniziare il cammino: sarà un cammino parallelo, che chiuderà ognuno nella morsa di un’illusione, che non ha sviluppo, nè crescita. Se non ti metti in ginocchio per vivere attratto da Lui, nulla di nuovo spunterà nei tuoi giorni… “
Le meditazioni delle prime otto serate
L’incontro finale di preghiera
(In alto: particolare della Crocifissione di Giotto, Assisi, Basilica inferiore)