IL RESEGONE:  1960 - 2007

 

All'inizio di questo ultimo periodo della storia del Resegone sta un fatto giuridico-amministrativo di importanza decisiva: il passaggio della testata da proprietà privata a proprietà, prima della parrocchia di San Nicolò, e successivamente delle chiese parrocchiali di Lecco e della zona pastorale riunite in una società a responsabilità limitata (13 febbraio 1975). Le trattative per questo passaggio o ritorno furono lunghe e difficili. Nell'archivio plebano di Lecco è conservata l'intera documentazione relativa a questa travagliata vicenda. Grande valore storico ed affettivo hanno gli scritti autografi del cardinale Montini, in quanto al di là degli interventi puntuali e precisi per il problema contingente, testimoniano la decisa e chiara presa di posizione del futuro papa Paolo VI nei confronti della stampa cattolica e dei settimanali cattolici in particolare. Le lettere che si susseguono a distanza ravvicinata non sottolineano soltanto alcuni punti fermi, validi anche per il nostro tempo, ma esprimono un pensiero, un disegno pastorale riguardante la stampa periodica: - un organo di stampa è necessario per sostenere decisamente la vita cattolica (2 maggio 1959; - un giornale che trae la sua origine e la sua ragion d'essere dal servizio della causa cattolica deve avere una mandato o un riconoscimento dell'autorità ecclesiastica (13 agosto 1959); - mandato e riconoscimento non può essere dato se il giornale non è alle dipendenze di un'autorità ecclesiastica (13 agosto 1959); - un settimanale cattolico deve unire: fermezza nei principi, vigore apostolico, capacità formativa dei lettori ((2 maggio 1959); - deve allargare i suoi colloqui con quanti hanno a cuore la soluzione felice del più grande problema: quello di rigenerare, nelle forme moderne di cultura e di azione quali i tempi nuovi vanno reclamando, le più genuine tradizioni cristiane e civili (28 novembre 1959). - deve creare "una coscienza collettiva sempre più convinta, più concorde e più larga di solidali doveri e di comuni principi religiosi e morali".
I direttori che si sono succeduti, don Bernardino Mauri (1961-1964), don Antonio Pergoli (1964-1973), don Luigi Stucchi (1973- 1986), don Giovanni Mariano (1986- 1992) sono stati fedeli alla consegna del cardinale Montini. Comune l'impegno, lo spirito di sacrificio, la dedizione generosa. Il collegamento con le comunità parrocchiali, con le associazioni, i movimenti, i gruppi ecclesiali e coni settori della vita pubblica è stato sempre condotto con pazienza e perseverante impegno. I cattolici lecchesi - e non solo essi - ritrovano ogni giorno di più nel Resegone la voce del territorio e della sua gente.
Nel numero speciale del 90esimo don Pergoli scriveva: "Sui temi di interesse locale la nostra presenta è più analitica, più minuziosa, più qualificata. Le scelte che abbiamo fatto sono state sempre dettate da considerazioni di principio e di metodo in obbedienza a una gerarchia di valori che si ispira a un preciso codice morale".
E il 12 ottobre 1973 don Luigi Stucchi: "Il giornale è fatto da chi lo vive, da chi lo vuole con sacrificio quale strumento di dialogo fattivo a contato e a servizio della realtà nella quale si è immersi, trovando unità nella limpida matrice di valori cristiani a cui facciamo riferimento, perché sono sempre e comunque in grado di recuperare la vera dimensione dell'uomo, il suo volto chiamato alla libertà e alla comunione".
Successivamente si sono alternati alla direzione del settimanale diverse figure, prevalentemente laici. L'ultimo numero è uscito alla fine del settembre 2007, quando la proprietà ha deciso, così come è toccato al altri settimanali diocesani, di chiudere definitivamente la testata.