PADRE ANGELO SALA

Rho, 23 giugno 2021

“Torni ancora a trovarmi? Si certamente, risposi a Padre Angelo, invece non è stato così, perché tu, Signore, hai voluto abbreviare i suoi giorni terreni, hai piuttosto voluto donarlo per sempre al Padre, tuo e nostro, il Padre che tu stesso, Gesù, ci hai rivelato.

Non mi lamenterò nel dolore, farei torto al bene da lui compiuto e alla gioia che ha sempre irradiato e diffuso, per ciascuno di noi, suoi compagni di formazione e dì ordinazione, che ha sempre cantato per tutto il popolo di Dio, nell’esercizio della sua missione, dovunque veniva inviato.

Il suo canto non era solo un’arte, ma il frutto della grazia!
Anche per questo non piangerò, perché la sua parola diffondeva gioia.

Che farò allora? Aspetterò, perché il tempo si è fatto breve e non tarderà ad essere tempo compiuto anche per me, per noi.

Lo stormo ‘66 vola da 55 anni e non si logora.
Si ricompone in cielo, in Paradiso, configurandosi ogni volta meglio e di più.

Anche per questo motivo non piangerò.
Aspettami, carissimo Padre Angelo e anch’io verrò e non piangerò!
Non siamo solo compagni, siamo amici, per sempre!

Così ha voluto Gesù, così Gesù fa vivere la sua chiesa e noi in essa e per essa, sigillo di umanità vera e piena.

† Luigi Stucchi