“DANIELA” CHE HA “CONOSCIUTO” IL SIGNORE!

Malnate, 1 maggio 2021

 

Si intrecciano e si richiamano in questa celebrazione vigiliare, in modo molto marcato, aspetti interessanti della esperienza e della ricerca umana e aspetti decisivi dell’amore del Signore che svelano la Sapienza stessa di Dio, meglio, del Dio vivente!

Dire però soltanto Dio è dire tutto e niente. La parola Dio è insufficiente per entrare nel suo stesso mistero, per farne esperienza crescente e attraente.

Dio lo si conosce e si fa conoscere a poco a poco, con pazienza e delicatezza. È necessario un cammino, un incontro vivo e personale, un ascolto e un passo ogni volta, per sperimentare in modo vitale chi è, come è, quanto conta e quanto ti ama, questo Dio sconosciuto che si svela e si dona in Gesù, come avviene in questa Eucaristia: “…lo riconobbero allo spezzare del pane”.

Prima non lo si conosce, prima l’amore di Dio non ti afferra. Magari lo dici ma non lo sperimenti.

Così la vita umana può avvicinarsi, ma anche allontanarsi, può infuocarsi, ma anche svagarsi e disperdersi.

Quale diversità tra dire Dio e essere afferrata dall’amore del Dio vivente, tutto donato nella forma sacramentale dell’Eucaristia, la Pasqua di Gesù per la salvezza di tutta l’umanità.

Si può cercare senza trovare, senza provare…

La storia di ciascuno di noi si potrebbe proprio raccontare dentro queste oscillazioni e ambiguità, incoerenze e inadeguatezze.

Lo si comprende dalla lettura evangelica. Ogni persona è custodita dall’amore del Signore perché e finché diventa sua per sempre, in pienezza. Cosi ogni creatura si realizza e nel tempo arriva a dire il suo si al Signore senza condizioni, senza riserve, come presa da un fuoco che purifica e guidata da una luce che viene dall’alto ed entra nella sua personale intimità per sempre.

Lo si comprende anche dalla lettura apostolica: “Quelle cose che occhio non vide, ne’ orecchio udì, ne’ mai entrarono in cuore d’uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano”.

Anche l’esperienza della nostra Daniela si spiega in questa tensione tra la sapienza umana e la Sapienza di Dio grazie al cammino della propria libertà.

Oggi la nostra Daniela dice il suo si al Signore grazie al cammino maturato con la Famiglia religiosa delle Figlie e dei Figli del Cuore Immacolato di Maria a cui siamo molto grati e consegna la sua vita e il suo cuore con un nuovo vincolo e dono di amore al Signore. Per sempre! Tra poco dirà “….mi consegno incondizionatamente a Dio, affidandogli la mia volontà il mio cuore e tutta me stessa, perché sia Lui a plasmarlo secondo la Sua Volontà e il Suo Amore”.

+Luigi Stucchi

 

Le foto pubblicate in questa pagina provengono dal sito www.varesenoi.it

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