LA PASQUA,
DIVERSA ?
In più di 50 anni di ministero e quasi 80 di vita mai vista una Pasqua così! Eppure il mistero Pasquale riemerge sempre, con assoluta incredibile fedeltà e ti viene offerto come dono, come provocazione al bene, come sorprendente novità per un incontro capace di dare senso a tutto. Si, proprio tutto, anche quello che non avresti mai immaginato che potesse accadere e che adesso ti turba la vita.
Questa volta, con toni scarni, oggi, venerdì santo, non perché viene spogliato l’altare, ma perché la celebrazione stessa è spogliata della presenza fisica del popolo di Dio con tutte le coloriture e le tonalità dell’umanità di ciascuno. Eppure ciò che accade, la morte di Gesù, appartiene a tutti, ha dentro di se l’atto risolutivo di tutta l’esistenza umana ed è per tutti.
Si, perché questa morte che ha dentro di se la sconfitta dello stesso amore che l’ha resa possibile, è la vittoria sulla morte.
Quindi è il vero superamento del limite, della morte, del rischio del nulla come ultima affermazione dell’io.
La morte per amore di Gesù rende possibile la VITA DI TUTTI PER SEMPRE.
Eppure nel tempo del coronavirus la morte spadroneggia e distrugge, infrange i legami più intimi ed umani, annienta perfino la corsa vitale di chi si espone per la dedizione del suo servizio e del suo lavoro.
Papa Francesco ha definito queste persone come i santi della porta accanto!
Eppure, siamo bastati, ce l’abbiamo fatta! Con semplicità e intensità. Cinque persone, come le dita di una mano, pochi metri quadrati, sufficienti appena per mantenere le distanze di sicurezza, silenzi commossi e compresi che avremmo voluto non finissero mai, convinti che anche in questa povertà celebrativa tutto si compie il mistero e forse persino ti afferra più in profondità.
Nel significato di quanto accadeva, in modo così diverso da una sequenza di anni, c’era tutto l’amore del Signore per ogni persona, c’era e c’è tutta la chiesa, persino tutta l’umanità. Il gesto povero del celebrare così, in questa diversità inedita, in questa esperienza a molti incomprensibile, addirittura per opposte fazioni o strani meccanismi di pensiero oggetto di giudizi diversi, la fede limpida ed essenziale attesta che davvero tutto si compie il mistero della salvezza.
Questa notte infatti celebreremo colui che emise lo Spirito riconoscendolo come il Risorto, il vivente presente perché tutti abbiano la vita in pienezza.
La vera diversità della Pasqua 2020 la auguriamo a tutti come capacità più profonda di assimilare il mistero Pasquale come fermento di vita nuova, rinnovando la storia del mondo.
Se alcune circostanze ci sconvolgono, il mistero dell’amore crocifisso di Gesù ci fa diventare più umani, più uniti, più essenziali e sobri come stile di vita, più attenti e generosi con gli altri.
Auguri di pace e serenità perché il Signore è con noi e ognuno riscopra che è bello e umano diventare gli uni per gli altri tessitori di relazioni più vere.
† Luigi Stucchi